Inutile nascondersi dietro un dito. La condizione dell’uomo in questa vita è ben misera…
L’uomo non è libero. La sua condizione esistenziale somiglia a quella d’un naufrago sbattuto tra le onde e trascinato dalle correnti, senza che possa opporre la sia pur minima resistenza, e al tempo stesso consapevole che la sua fine è certa, ed è solo questione di tempo.
Due percezioni precise ci accompagnano in questo stato.
· Non riusciamo a dominare gli elementi che ci circondano.
· Non riusciamo a dominare noi stessi ( leggasi impulsi, passioni, desideri, concupiscenze )
San Paolo infatti dice : “ …non faccio il bene che voglio, ma il male che non voglio. “
Ma ogni tanto, sull’orizzonte della storia, compaiono uomini che sono capaci attraverso un’esperienza profonda di rinascita interiore, che noi cristiani chiamiamo “ metànoia “ di rompere questo incantesimo maligno, questo flusso apparentemente irreversibile, compiendo un salto di qualità, con una vita non solo intensa ma qualitativamente differente. Nell’Antico Testamento erano i “ profeti “ , le sentinelle del mattino del popolo d’Israele, con l’incarico di risvegliare la coscienza del popolo e di ricondurla sulla retta strada nei periodi di maggior smarrimento. Noi cristiani li chiamiamo SANTI .
Alcuni attraggono seguaci e li trascinano a loro volta nella loro stessa avventura eroica. Uno di questi fu San Francesco d’Assisi e il movimento francescano che attorno a lui si formò.
C’è un’importante ed indubbia analogia tra questi eventi ed il fenomeno tutto umano dell’innamoramento. Proprio di questo a ben vedere si trattò appunto per Francesco e i suoi seguaci : un innamoramento.
Se vogliamo capire qualcosa di S. Francesco e magari dopo averlo capito contribuire ad una crescita spirituale della famiglia francescana, dobbiamo guardare a questo inizio, a questa fase nascente del carisma, a questa primitiva ispirazione ( nel Testamento egli più volte sottolinea :” Il Signore concesse a me…il Signore mi rivelò..etc. “) che Francesco ebbe nel 1209 e presentò ad Innocenzo III.
E’ la fase più importante, prima della sistemazione giuridica del 1223 ( regola bollata ) quando il movimento con una repentina virata , divenne istituzione e si clericalizzò .