domenica 5 settembre 2010

Metà Luna e Metà Marte...

 Diceva Čechov che nei certificati di nascita è scritto dove e quando un uomo viene al mondo, ma non vi è specificato il motivo e lo scopo. Io nacqui una fredda mattina di novembre del 1962, il giorno 18 per la precisione...e per l’appunto, a tutt’oggi , mi sforzo di comprenderne sia i motivi che il fine. So che erano passati 322 giorni dall’inizio dell’anno e ne mancavano 43 al suo compimento. Era domenica e la Chiesa ricordava il transito di S. Oddone abate di Cluny un sant’uomo che a quanto si racconta fu una vera guida spirituale sia per i monaci che per i fedeli del suo tempo. Di fronte alla "vastità dei vizi" diffusi nella società, il rimedio che egli proponeva con decisione era quello di un radicale cambiamento di vita, fondato sull’umiltà, l’austerità, il distacco dalle cose effimere e l’adesione a quelle eterne . Ma per tornare a quelle effimere vi dico che io nacqui verso le dieci e venti della mattina dentro una clinica intitolata a San Michele Arcangelo e...spero , sotto la sua vigile protezione. Quel giorno il sole era sorto intorno alle sette , all’Olimpico la mitica Fiorentina che allora giocava in serie A avrebbe incontrato la Roma pareggiando per due a due.
Lo stesso giorno, prima che il sole tramontasse, sarebbe morto a Copenaghen il noto premio Nobel per la fisica Niels Henrik David Bohr in onore del quale fu intitolato un elemento della tabella chimica di Mendeleev, il Bohrium, presente tra gli elementi transuranici con il numero atomico 107. Non dico questo per semplice cronaca, ma perché dopo tanti anni di meditazione mi è venuto il sospetto che la trama storica , il luogo, il tempo in cui si precipita sulla terra per volere di Dio, non siano affatto ininfluenti sul corso della nostra esistenza. Eh già, perché l’età più pericolosa per un uomo è senza dubbio il periodo che intercorre tra la nascita e la morte...è lì che per l’appunto vanno cercati e possibilmente trovati i fini e le motivazioni. Quello stesso giorno , per i tipi della famosa collana di fantascienza “ Urania “ venivano pubblicati i racconti : Metà Luna e Metà Marte ( n. 295 prezzo di lire 150 ) di Judith MERRIL e Richard MATHESON. ( entrambi le storie ruotano intorno all’evento della nascita d’un bambino ). Negli anni a seguire, di quella collana lessi molti racconti ed ancora oggi la fantascienza esercita su di me un misterioso fascino....forse perché postula la limitatezza di questo mondo mentre il nascere comporta indubbiamente il ricevere in dono un universo intero! Negli anni ho notato come le persone pregano abitualmente e giustamente nei cimiteri; forse nessuno prega invece nei reparti di maternità. E lì che bisogna cominciare, accanto alle culle, è lì , dopo il primo schiaffo dell’ostetrica, che bisogna intonare l’Ave Maria....prega per noi ora e nell’ora della nostra nascita. Amen