" Dai loro posti di sentinella, essi aspettano il ritorno del loro Signore, per aprirgli subito, appena busserà. "
sabato 7 aprile 2012
LA DISCESA AGLI INFERI DEL SIGNORE
"Che cosa è avvenuto?
Oggi sulla terra c'è grande silenzio,
grande silenzio e solitudine.
Grande silenzio perché il Re dorme:
la terra è rimasta sbigottita e tace
perché il Dio fatto carne si è
addormentato e ha svegliato
coloro che da secoli dormivano.
Dio è morto nella carne ed è sceso
a scuotere il regno degli inferi.
Certo Egli va a cercare il primo padre,
come la pecorella smarrita.
Egli vuole scendere a visitare quelli
che siedono nelle tenebre e nell'ombra
di morte.
Dio e il Figlio suo vanno a liberare
dalle sofferenze Adamo ed Eva che
si trovano in prigione.
Il Signore entrò da loro portando
le armi vittoriose della Croce.
Appena Adamo, il progenitore, lo vide,
percuotendosi il petto per la meraviglia,
gridò a tutti e disse: « Sia con tutti il
mio Signore ».
E Cristo rispondendo disse ad Adamo:
« E con il tuo spirito ». E, presolo per
mano, lo scosse, dicendo:
"Svegliati, tu che dormi,
e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
Io sono il tuo Dio, che per te
sono diventato tuo figlio;
che per te e per questi,
che da te hanno avuto origine,
ora parlo e nella mia potenza
ordino a coloro che erano in
carcere: Uscite!
A coloro che erano nelle tenebre:
Siate illuminati!
A coloro che erano morti:
Risorgete!
A te comando:
Svegliati, tu che dormi!
Infatti non ti ho creato perché
rimanessi prigioniero nell'inferno.
Risorgi dai morti.
Io sono la vita dei morti.
Risorgi, opera delle mie mani!
Risorgi mia effige, fatta a mia
immagine!
Risorgi, usciamo di qui!
Tu in me e Io in te siamo infatti
un'unica e indivisa natura.
Per te Io, tuo Dio, mi sono fatto
tuo figlio.
Per te Io, il Signore, ho rivestito
la tua natura di servo.
Per te, Io che sto al di sopra dei cieli,
sono venuto sulla terra e al di sotto
della terra.
Per te uomo ho condiviso
la debolezza umana, ma poi
son diventato libero tra i morti.
Per te, che sei uscito dal giardino
del paradiso terrestre, sono stato
tradito in un giardino e dato in mano
ai Giudei, e in un giardino sono
stato messo in croce.
Guarda sulla mia faccia gli sputi
che io ricevetti per te, per poterti
restituire a quel primo soffio vitale.
Guarda sulle mie guance gli schiaffi,
sopportati per rifare a mia immagine
la tua bellezza perduta.
Guarda sul mio dorso la flagellazione
subita per liberare le tue spalle dal
peso dei tuoi peccati.
Guarda le mie mani inchiodate
al legno per te, che un tempo
avevi malamente allungato
la tua mano all'albero.
Morii sulla croce e la lancia
penetrò nel mio costato,
per te che ti addormentasti
nel paradiso e facesti uscire
Eva dal tuo fianco.
Il mio costato sanò il dolore
del tuo fianco.
Il mio sonno ti libererà dal sonno
dell'inferno.
La mia lancia trattenne la lancia
che si era rivolta contro di te.
Sorgi, allontaniamoci di qui.
Il nemico ti fece uscire
dalla terra del paradiso.
Io invece non ti rimetto più
in quel giardino, ma ti colloco
sul trono celeste.
Ti fu proibito di toccare la pianta
simbolica della vita, ma io, che
sono la vita, ti comunico quello
che sono.
Ho posto dei cherubini
che come servi ti custodissero.
Ora faccio sì che i cherubini
ti adorino quasi come Dio,
anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto,
pronti e agli ordini sono i portatori,
la sala è allestita,
la mensa apparecchiata,
l'eterna dimora è addobbata,
i forzieri aperti.
In altre parole,
è preparato per te dai secoli
eterni il Regno dei Cieli.
(Antica omelia sul Sabato santo)
PREGHIERA
O Dio eterno e onnipotente,
che ci concedi di celebrare
il mistero del Figlio tuo Unigenito
disceso nelle viscere della terra,
fa' che sepolti con Lui nel battesimo,
risorgiamo con Lui nella gloria
della risurrezione.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen!
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