domenica 19 gennaio 2014

IN MEMORIAM : Padre Antonio Giacomello, frate minore.

Vieni servo buono e fedele !

Un frate piccolo e magrolino con una manciata di caramelle in mano ci diede il benvenuto il primo giorno della nostra formazione da aspiranti terziari. Erano i primi anni novanta ed insieme a Lidia mia moglie, avevamo cominciato a frequentare la Fraternità di Via Merulana attratti dalla spiritualità di S. Francesco.
Rideva con gusto il frate e ci scrutava con tenerezza attraverso i suoi grandi occhiali  da miope, infilato in un saio dalle maniche forse troppo larghe ma nelle quali sapeva nascondere e tirare fuori  di tutto. 
“Una coppia di coniugi ?“ chiese, e alla risposta affermativa, subito gli occhi gli brillarono ed io capìì che ci aveva atteso da tempo. Da allora ci volle sempre bene e non ebbe mai pudore di nasconderlo.
In verità frate Antonio Giacomello amò moltissimo tutta la fraternità dell’Ofs della nostra Basilica, alla quale si dedicò con cura e passione nel suo compito altissimo e ben compreso di assistente spirituale. Sempre presente alle riunioni, attento alle necessità di tutti, punto di riferimento per quanti erano nella difficoltà e nel dolore, consigliere saggio, amico prudente, fratello e sacerdote carissimo. Incoraggiava tutti , severo all’occorrenza senza timore di risparmiarsi quando c’era di mezzo la cura delle anime. 
Ciò che amava davvero di più era la nostra realtà secolare.”Se l’Ofs vuole riformarsi e tornare alle origini, deve guardare all’esempio luminoso delle prime coppie di coniugi che entrarono nell’Ordine , come i beati Lucchese e Bonadonna”. Fu questa la sua suggestione che mi spinse ad approfondire la storia dell’Ordine. Amava la compagnia dei santi. Lo vidi l’ultima volta stanco ed affaticato nel suo confessionale in San Giovanni in Laterano, circondato da tantissimi santini che aveva letteralmente appiccicato sulle pareti di legno della sua “postazione“. 
Lo sentii di nuovo per telefono, ai primi di dicembre quando già aveva dovuto lasciare il suo ministero di penitenziere e si trovava nell’infermeria provinciale del convento di Grottammare nelle Marche.
Sono certo che quando il Signore gli ha aperto le porte del Paradiso lo ha preso sotto braccio e gli ha detto : “ vieni servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo padrone.”
Beato te Frate Antonio !!! Prega ora per noi  che combattiamo ancora nell’arena di questa vita.  
 
                                                                                         Antonio Fasolo Ofs